Insoddisfatta del risultato...sono andata a scovare a casa della mia zia CocciPozzi la ricetta Collaudata della sua famosa torta salata...
Ma! avevo già preparato e messo a lievitare "la mia"...
Risultato?
quindi...Il ciambellone salato preparato per la mia amica Roby..è risultato essere un pò troppo asciutto..per pasqua..l'ho rielaborato...(in realtà volevo BUTTARLO! mi ero impossessata della ricetta AMARCORD! ma la Zia mi dice :
" no! non buttarlo! metti dentro gli avanzi e inforna!"
Ho..aggiunto come suggerito da Roby...pomodori pachino ed ho messo una patata lessa..
Bè! ma volete RIDERE? è piaciuto piu questo RIVISITATO che la ricetta AMARCORD della zia!!!
secondo me, l'impasto, avrà pensato (si,perchè il mio impasto è parlante)
" vuoi BUTTARMi? ti faccio vedere io!!!"
" vuoi BUTTARMi? ti faccio vedere io!!!"
( l'ho fatto lievitare molto di piu..l'ho lavorato la mattina..(e non sapendo di che morte farlo morire...)l'ho lavorato poi verso le 18...)
----------------------> quindi RICAPITOLIAMO:
500 g farina
5 uova
50 g burro morbido
250 g latte tiepido (dove andrete a sciogliere il livito BENE..molto BENE)
un cubetto di lievito di birra,
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
pepe
Ripieno ( spazio alla fantasia)
parmigiano grattugiato
formaggio a dadini (emmenthal, provolone, scamorza,ecc)
una patata
pomodori pachino
salumi a dadini (prosciutto cotto, mortadella, salame,ecc.)
Operiamo:
In una ciotola, lavorare tutti
gli ingredienti dell'impasto. Il composto sarà molto morbido, far
lievitare in luogo tiepido fino al raddoppio (almeno un'ora).
Trascorso
questo tempo, lavorare di nuovo l'impasto amalgamando prima bene prima il
formaggio grattugiato, e poi i salumi e i formaggi a dadini.
Versare
il composto in uno stampo imburrato e mettete pan grattato invede che farina far lievitare
nuovamente fino a che l'impasto abbia quasi raggiunto il bordo dello
stampo.
Cuocere in forno preriscaldato a 150 gradi per 40-45 minuti.
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La vita è solo un’interminabile replica di uno spettacolo che non avrà mai luogo.
”Il favoloso mondo di Amélie”